È senz’altro una delle domande più gettonate tra chi si approccia per la prima volta al mondo degli apparecchi acustici, magari dopo una visita medica eseguita presso un otorino che ha evidenziato una forma irreversibile di ipoacusia o perché si è consapevoli di avere significativi deficit uditivi e si vuole porre rimedio.
Effettivamente, il prezzo viene spesso percepito come troppo elevato. Reazione in parte condivisibile considerando che una spesa superiore ai € 1.000 per tornare a sentire bene non è alla portata di tutti, a maggior ragione per adulti prossimi all’età pensionabile e anziani.
A questo si aggiunge un altro fattore: spesso si tende a sottovalutare l’impatto dei problemi di udito sulla salute e sulla vita di tutti i giorni, ragion per cui la spesa prevista per l’acquisto degli apparecchi acustici viene talvolta considerata “inutile”. Evitabile. E di fronte a cifre così elevate, si preferisce non intervenire oppure scegliere “rimedi tampone” non risolutivi. E addirittura lesivi, se utilizzati per troppo tempo al giorno come (es. amplificatori acustici).
Insomma, tutto questo contribuisce a percepire il prezzo degli apparecchi come eccessivamente alto. Ma è davvero così?
Il costo degli apparecchi acustici dipende dalla tecnologia
Quando si legge il prezzo di questi dispositivi bisogna innanzitutto prendere in considerazione un aspetto fin troppo spesso trascurato: la tecnologia impiegata per la loro realizzazione.
Gli apparecchi acustici di ultima generazione, infatti, non sono semplicemente strumenti che potenziano il suono. Si tratta di veri e propri mini computer in grado di catturare e restituire un suono preciso e pulito in qualsiasi ambiente. Personalizzato, sapientemente calibrato in base alle specifiche necessità dell’utilizzatore.
Va da sé, quindi, che vestono una tecnologia estremamente ricercata. E come ogni prodotto digitale che si rispetti, computer, videocamera o smartphone che sia, anche in questo caso vige la regola per cui la tecnologia più evoluta è, solitamente, anche quella che costa di più.
Lo stesso discorso vale anche per gli apparecchi acustici. Ci sono modelli più economici e modelli più costosi perché probabilmente presentano una tecnologia più sofisticata o funzionalità che migliorano le esperienze d’ascolto sotto diversi punti di vista (es. batterie ricaricabili, connettività via Bluetooth ecc.).
Applicazione e regolazione degli apparecchi acustici incluse nel prezzo
Alla questione della tecnologia e delle funzionalità, si aggiungono altri aspetti che incidono sul prezzo degli apparecchi acustici e che non vengono sempre valorizzati adeguatamente: i servizi di regolazione e manutenzione.
A differenza di altri dispositivi, infatti, gli apparecchi acustici richiedono una sorta di taratura da parte di un audioprotesista affinché l’esperienza col prodotto risulti soddisfacente sin dai primi utilizzi e migliori pian piano nel tempo.
Si parte, ovviamente, da appositi esami audiometrici per delineare una panoramica precisa sulle capacità uditive della persona. Sulla base degli eventuali deficit uditivi riscontrati, l’audioprotesista potrà sapientemente regolare gli apparecchi acustici.
Tutto questo contribuisce senz’altro alla determinazione del prezzo finale.
Alcuni consigli pratici
Innanzitutto, in alcune circostanze è previsto un contributo da parte del Sistema Sanitario Nazionale sull’acquisto degli apparecchi acustici di ultima generazione o la fornitura gratuita di protesi acustiche con tecnologia basilare.
Inoltre, alcuni rivenditori di apparecchi acustici, tra cui i nostri centri acustici, contemplano la possibilità di pagamenti agevolati e personalizzati.
Vieni a trovarci in sede per scoprire se hai diritto al contributo o alla fornitura ASL e per scoprire le modalità di pagamento agevolato a te riservate.