Udito ovattato: cause e possibili rimedi

Udito ovattato

La sensazione di percepire i suoni in modo attutito, nota come udito ovattato o pienezza auricolare, è molto comune e, contrariamente a quanto possa sembrare, non è sempre legata all’ipoacusia, il calo dell’udito dovuto all’invecchiamento fisiologico dell’apparato uditivo o a qualche evento traumatico che ne ha compromesso il funzionamento, ma può avere cause anche molto banali, come andare al mare, prendere l’aereo o avere semplicemente il raffreddore.

In questo articolo affronteremo quali sono principali cause della sensazione di udito ovattato, come fare per prevenirla e come liberare l’udito e tornare così a sentire di nuovo bene.

Le cause principali

Una delle principali cause della sensazione di udito ovattato può essere legata alla presenza di un tappo di cerume. Come già spiegato nell’articolo dedicato, il tappo di cerume crea una barriera fisica che blocca il passaggio del suono, facendoci sentire meno e, se molto abbondante o compatto, può premere sulla parete interna delle orecchie, aggiungendo anche fastidio e talvolta dolore.

Tuttavia, spesso la sensazione di udito ovattato è legata ad un’infezione auricolare, un’otite media o un raffreddore che ha colpito anche l’apparato uditivo a causa del collegamento con il tratto respiratorio tramite le tube di Eustachio. Sia l’ingrossamento dei tessuti dovuti al gonfiore e all’infiammazione sia la presenza di muco possono rendere più difficile il passaggio dei suoni e darci quindi la sensazione che essi arrivino smorzati o attutiti. In questi casi, la durata della pienezza auricolare segue il decorso dell’infezione o del raffreddore, dunque può durare anche diversi giorni se non settimane.

Temporanea sensazione di udito ovattato

In alcuni casi invece, la sensazione di udito ovattato può durare molto meno, al massimo qualche ora, e cioè quando si verifica in seguito agli sbalzi di pressione.

La sensazione di orecchio ovattato si verifica più frequentemente in aereo, soprattutto durante il decollo o l’atterraggio. Questo fenomeno è causato dalla rapida variazione di pressione atmosferica, che può creare uno squilibrio tra la pressione all’interno dell’orecchio e quella all’sterno. Il tubo di Eustachio, che collega l’orecchio medio alla gola, serve a regolare questa pressione, ma può non essere in grado di adattarsi rapidamente. Il risultato è una temporanea perdita di udito e una sensazione di orecchio ovattato.

Per contrastarla, consigliamo di masticare una gomma o succhiare una caramella. In alternativa, anche sbadigliare può aiutare a stimolare l’apertura del tubo di Eustachio, equilibrando la pressione. Tecniche la manovra di Valsalva (soffiare delicatamente con il naso chiuso e la bocca chiusa) possono essere utili, ma devono essere eseguite con cautela per evitare danni.

Durante le immersioni invece, la sensazione di orecchio ovattato è causata dalla pressione crescente con la profondità. Questa pressione comprime l’aria nell’orecchio medio, causando disagio e potenzialmente dolore. Senza un’adeguata compensazione, questa condizione può evolvere in barotrauma, ossia nella rottura del timpano. Ecco perché, prima di fare immersione, è fondamentale apprendere e applicare tecniche di compensazione, come la manovra di Valsalva o di Frenzel. Scendere lentamente e fermarsi se si avverte fastidio consente di adattarsi gradualmente. È importante anche evitare immersioni se si è raffreddati o congestionati, poiché il blocco delle vie nasali può ostacolare la compensazione.

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