L’ipoacusia improvvisa è una patologia che interessa un discreto numero di adulti tra i 40 e i 60 anni e consiste in un improvviso – e talvolta inspiegabile – calo o perdita dell’udito.
Per essere definita tale, l’ipoacusia improvvisa deve comportare una perdita dell’udito superiore a 30 dB nell’arco di 72 ore; può manifestarsi istantaneamente oppure con una progressione molto rapida, sempre nell’arco delle 72 ore. Si tratta di un tipo di ipoacusia neurosensoriale, che coinvolge cioè l’orecchio interno, e in particolare le cellule ciliate e la coclea che hanno il compito di tradurre gli impulsi sonori e trasformarli in impulsi nervosi da inviare al cervello.
Oltre al calo dell’udito, l’ipoacusia improvvisa può essere accompagnata da altri sintomi come acufene (fischio o ronzio nelle orecchie), vertigine e sensazione di orecchio tappato.
Le cause dell’ipoacusia improvvisa
Purtroppo, non è sempre facile individuare le cause dell’ipoacusia improvvisa. Le principali possono essere:
- traumi
- infezioni
- malattie autoimmuni
- disturbi circolatori
- abuso di farmaci ototossici
Un forte colpo alla testa o una caduta possono causare un trauma cranico che, oltre a danneggiare il cervello, può danneggiare anche l’apparato uditivo e provocare un’ipoacusia improvvisa. Ma molto frequenti sono anche i traumi acustici, derivanti dall’esposizione a rumori troppo forti che compromettono la salute e il corretto funzionamento dell’udito.
Le malattie infettive, specialmente quelle che colpiscono i bambini come il morbillo, la rosolia e la parotite, se non trattate correttamente e in tempo, possono essere dannose per l’udito, così come le malattie autoimmuni che interessano l’orecchio (sindrome di Cogan).
Per quanto riguarda i disturbi circolatori, è noto che l’orecchio è irrorato da moltissimi vasi sanguigni; di conseguenza disfunzioni o disturbi di questa importantissima microcircolazione possono danneggiare l’udito.
Come si guarisce dall’ipoacusia improvvisa
Si può guarire dall’ipoacusia improvvisa? Sì: solo nel 25% dei casi è stato registrato un calo dell’udito permanente, mentre nel restante 85% si sono registrati netti miglioramenti e anche il recupero totale dell’udito. Inoltre, la metà dei casi si risolve spontaneamente entro 24 ore.
Tutto dipende ovviamente dalle cause che hanno scatenato l’ipoacusia improvvisa e dalla tempestività ed efficacia del trattamento. Le infezioni batteriche verranno trattate con la somministrazione di antibiotici, i disturbi circolatori con esami approfonditi e assunzione di drenanti, mentre i pericoli delle malattie autoimmuni saranno arginate con l’uso di immunosoppressori per la gestione dei sintomi.
In tutti i casi, è fondamentale richiedere l’intervento e la consulenza di uno specialista ORL. Dopo un approfondito esame del condotto uditivo (otoscopia), diversi test audiometrici (prova di Weber, prova di Rinne, testi di conduzione ossea) e un’anamnesi completa per conoscere la storia clinica del paziente il medico effettuerà la diagnosi e la relativa terapia per curare l’ipoacusia improvvisa.