H2: Inquinamento acustico e rumori dannosi per l’udito
L’inquinamento acustico è una delle problematiche più insidiose dei nostri tempi: basti pensare che il volume a cui parliamo si è notevolmente alzato rispetto a cinquant’anni fa, sia perché viviamo in ambienti sempre più rumorosi, sia perché sono aumentati i casi di ipoacusia.
È ben risaputo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito la soglia minima di rischio uditivo a 80 dB: al di sopra di quella soglia, i rumori potrebbero danneggiare irrimediabilmente la capacità uditiva. E tuttavia, suoni e rumori intorno a noi ci bombardano costantemente anche intensità più alte. Ecco quali sono le situazioni e gli oggetti quotidiani più rumorosi e dannosi per l’udito.
Rumori molesti fuori casa
L’inquinamento acustico generato dal traffico cittadino è un problema crescente nelle metropoli di tutto il mondo. Le strade affollate, i clacson incessanti e il costante passaggio dei camion creano un ambiente rumoroso che può avere conseguenze negative sulla salute e la qualità della vita delle persone.
I livelli di rumore del traffico urbano spesso superano le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che suggerisce un massimo di 55 dB durante il giorno per garantire una buona salute uditiva e il benessere psicofisico. Tuttavia, molte città superano ampiamente questa soglia, causando stress, disturbi del sonno e problemi uditivi.
Per affrontare questo problema, molte città stanno adottando misure come la promozione del trasporto pubblico, la creazione di zone a traffico limitato e l’installazione di barriere acustiche. Tuttavia, è essenziale che i cittadini siano consapevoli dell’importanza di ridurre l’inquinamento acustico, evitando clacson inutili e contribuendo a una maggiore tranquillità nelle strade urbane. Solo attraverso uno sforzo collettivo possiamo mitigare l’impatto dell’inquinamento acustico e migliorare la qualità della vita nelle città.
Rumori pericolosi in casa
Sebbene l’inquinamento acustico sia evidente soprattutto fuori casa, anche le nostre abitazioni possono essere molto rumorose. Alcuni elettrodomestici in particolare si avvicinano o superano la superano la soglia di sicurezza fissata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: l’aspirapolvere tradizionale si attesta sui 70-75 dB, mentre la centrifuga della lavatrice può raggiungere gli 80dB. Sarebbe dunque consigliabile posizionare la lavatrice in aree della casa non molto frequentate o chiudere le porte per attutire il rumore. Per fortuna, oggigiorno la maggior parte degli elettrodomestici di classe A è “silenziosa”, anzi, molti produttori spingono il loro prodotto puntando proprio su questa caratteristica.
Un discorso a parte meritano gli utensili elettronici per il fai da te come trapani o seghe circolari, o gli attrezzi da giardino come il tosaerba, che superano di gran lunga gli 90 dB: il trapano a percussione arriva a 90 dB quando è in funzione. In questo caso, si raccomanda di utilizzare appositi otoprotettori per proteggere l’udito: in commercio ce ne sono di tantissimi tipi, da quelli adatti a qualche piccolo e sporadico lavoretto fai da te fino a quelli professionali.
Non bisogna dimenticare infine quelle apparecchiature elettroniche che sembrano innocue ma che sono in realtà le più dannose, poiché usate impropriamente: tv, stereo e dispositivi per l’ascolto della musica. Abbiamo infatti sviluppato negli anni la tendenza a guardare la tv ad alto volume, forse anche per sovrastare i rumori provenienti dalla strada, e di ascoltare la musica con le cuffie per diverse ore senza interruzione, sottoponendo l’apparato uditivo ad un forte stress. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di ascoltare la musica in cuffie con la regola dei 60:60: 60 minuti di ascolto al 60% del volume massimo.