Quando senti il battito del cuore all’altezza delle orecchie potresti avere l’acufene pulsante: ecco di cosa si tratta, quali sono le cause ed alcuni suggerimenti.
“Come se avessi il cuore dentro all’orecchio” è la testimonianza più ricorrente di chi soffre di acufene pulsante, un disturbo che si manifesta con la percezione uditiva di un fruscio o di un rumore tambureggiante che segue lo stesso ritmo del battito cardiaco.
La sensazione di disturbo uditivo è simile a quella delle altre forme di acufene, ma con alcune differenze. Oltre alla cadenza che assomiglia a quella di un metronomo dal suono ovattato, l’altra grande differenza di questa tipologia (piuttosto rara) rispetto alle altre forme di acufene è definita dall’esistenza oggettiva dell’input sonoro. L’acufene pulsante, infatti, può essere riconducibile ad un rumore reale che deriva da un possibile sovraccarico del flusso sanguigno. Rumore che può essere facilmente riscontrabile attraverso l’utilizzo di uno stetoscopio e misurato grazie ad un esame audiometrico. Tuttavia, non è sempre così.
Alcune volte, infatti, per formulare una corretta diagnosi risulta necessaria una risonanza magnetica. Altre ancora, un controllo delle capacità di movimento. Per questo motivo, soltanto uno specialista sarà in grado di elaborare una corretta valutazione ed eventualmente indicare al paziente il migliore approccio terapeutico possibile.
Quali sono le cause dell’acufene pulsante?
Le cause dell’acufene pulsante sono molteplici e di varia natura, tra cui:
- ostruzione di un vaso sanguigno in prossimità dell’orecchio;
- turbolenze all’interno del vaso a causa di un principio di aterosclerosi;
- anomalie vascolari;
- tumore glomico di origine neurovascolare;
- stress;
- pressione alta;
- cattive abitudini alimentari.
Così come le altre forme di acufene, questo tipo di acufene può essere monolaterale o bilaterale.
In assenza di anomalie fisiologiche, l’aumento dell’attenzione verso il flusso sanguigno può dipendere da altri fattori come la perdita uditiva causata da una perforazione timpanica, la presenza di un blocco all’interno del cavo del timpano (es. otite catarrale) oppure un aumento della sensibilità delle vie uditive.
Suggerimenti e rimedi
Le cure ed i trattamenti per l’acufene pulsante dipendono dalla diagnosi effettuata dallo specialista. Se l’origine del disturbo è di natura circolatoria, potrebbe essere sufficiente la somministrazione di specifici farmaci in grado di agevolare il flusso sanguigno (dei farmaci antitrombotici, per esempio).
Talvolta, può risultare utile il supporto di apparecchi acustici in grado di “mascherare” il fastidio. In altri casi, invece, può rivelarsi efficace un percorso di matrice psicologica.
In generale, considerando gli spiacevoli effetti dell’acufene pulsante, adottare uno stile di vita sano all’insegna di una corretta alimentazione ricca di nutrienti dall’azione antiossidante rappresenta una valida strategia di benessere. Uditivo, e non solo.