Perdita di udito, depressione e apparecchi acustici

 

Studi recenti suggeriscono che i problemi di udito possono essere un fattore di rischio per la stabilità psicologica di chi ne soffre. Diversi autori, infatti, ritengono l’ipoacusia neurosensoriale una possibile causa di malessere emotivo e depressione tra gli over 70. Forse, ipotizzano i ricercatori, perché ci si sente più esclusi dalle interazioni sociali, ma anche a causa dei cambiamenti strutturali che la sordità impone al cervello. 

Al netto di ciò, diversi autori si sono interrogati sulla possibilità di usare gli apparecchi acustici come parte di una strategia integrata per ridurre il rischio di episodi depressivi

Tra questi studi, uno particolarmente interessante – condotto da un team di ricercatori provenienti da vari istituti statunitensi –  è stato pubblicato su JAMA Network, un’autorevole rivista scientifica. L’obiettivo della ricerca era quello di valutare l’associazione tra perdita di udito, disagio psicologico e utilizzo dell’assistenza sanitaria mentale tra gli adulti negli Stati Uniti, provando a porre la lente d’ingrandimento sulle potenzialità degli apparecchi acustici.

Lo studio

Questo studio ha incluso 25.665 individui di età pari o superiore a 18 anni che hanno partecipato al National Health Interview Survey del 2017, un’indagine sulla popolazione adulta americana.

Per quanto riguarda la valutazione dell’udito, gli intervistatori hanno chiesto ai partecipanti di autodefinire la qualità del loro udito senza un apparecchio acustico suddividendo il campione, in base alle risposte, in 3 gruppi:

  • persone con udito eccellente;
  • persone con buon udito;
  • persone con problemi di udito.  

Ai partecipanti è stato chiesto anche se utilizzassero apparecchi acustici.

Per valutare il disagio psicologico, invece, è stata utilizzata la scala Kessler, ovvero una classificazione standardizzata utilizzata per misurare il benessere emotivo delle persone. Ai partecipanti è stato chiesto quanto del loro tempo negli ultimi 30 giorni si sono sentiti senza speranza, nervosi, irrequieti, tristi, inutili o che tutto fosse uno sforzo. Le risposte sono su una scala graduata che va da nessuno (0), poco (1), alcuni (2), la maggior parte (3) o tutto il tempo (4).

Risultati

La perdita di udito era associata ad una maggiore probabilità di disagio psicologico e ad un utilizzo più accentuato di servizi di salute mentale. L’uso di apparecchi acustici, invece, era associato ad una minore probabilità di disagio psicologico.

I nostri risultati suggeriscono che la disabilità uditiva può essere un forte fattore di rischio per il disagio psicologico, che si riflette in un aumento dei tassi di utilizzo di farmaci e servizi per la salute mentale”, si legge tra le conclusioni. 

Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se la perdita dell’udito possa essere un fattore di rischio modificabile, attraverso l’adozione di apparecchi acustici, per il disagio psicologico.

 

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