Tabacco e udito: una riflessione in occasione del NoTobaccoDay

Il 31 maggio si celebra il NoTobaccoDay, una manifestazione di portata internazionale promossa dalla Wolrd Health Organization per scoraggiare l’uso di tabacco e nicotina, soprattutto fra i giovani. Anche noi del Centro Acustico Iacobellis abbiamo voluto dare il nostro contributo alla causa con questo articolo sul legame fra tabacco e udito.

Quello che la Wolrd Health Organization vuole mettere in luce è la manipolazione psicologica che le industrie del tabacco operano sui giovani. Grazie all’introduzione sul mercato di nuovi aromi e nuovi gusti, di accessori di sempre più tecnologici e sempre più di design, la sigaretta (classica o elettronica) è diventata un prodotto di tendenza, un accessorio da avere e da provare per essere popolari.

L’obiettivo del NoTabaccoDay è quello di combattere questi falsi miti fornendo ai giovani (ma anche agli adulti) una conoscenza approfondita delle problematiche che tabacco e nicotina possono causare all’organismo. E una di queste è proprio la perdita dall’udito.

Lo studio giapponese sulla rivista Nicotine & Tobacco Research

Secondo uno studio giapponese del Global Health and Medicine pubblicato nel 2018 sulla rivista Nicotine & Tobacco Research, tabacco e udito sono collegati. Chi fuma regolarmente ha quasi il 50% di possibilità in più di sviluppare problemi uditivi rispetto a un non fumatore.

La ricerca è stata condotta per ben otto anni su 50.000 individui fra i 20 e i 65 anni, che non presentavano problemi di udito. Nel corso di questi anni sono stati sottoposti a diversi controlli dell’udito con i seguenti risultati. Fra i non fumatori, 8 persone su 1.000 hanno riscontrato problemi di udito. Fra i fumatori invece le persone erano ben 15 su 1.000. I problemi coinvolgevano sia le alte frequenze, che le basse frequenze. In più, maggiore era la quantità di sigarette consumate quotidianamente, maggiori erano le probabilità di riscontrare problemi uditivi.

Ma perché questi risultati? Qual è il collegamento fra tabacco e udito?

Come abbiamo detto più volte, le cellule dell’orecchio interno sono molto delicate. Le tossine prodotte dalla nicotina e dal tabacco le aggrediscono e le danneggiano gravemente. Inoltre, le stesse tossine sono responsabili di un rallentamento nell’afflusso di sangue alla coclea. In queste condizioni, l’apparto uditivo degenera e non riesce più a trasportare correttamente i suoni. Si sviluppano quindi diverse forse di ipoacusia o calo dell’udito.

Cosa fare?

Dalla ricerca del Global Health and Medicine è emersa però anche una buona notizia. Al contrario di quanto accade per i danni provocati da altre patologie dell’orecchio, i danni uditivi provocati dal fumo possono essere riparati. Come? Smettendo di fumare.

Gli studiosi infatti hanno constatato che nelle persone che hanno smesso di fumare da più di 5 anni, la probabilità di riscontrare problemi di udito è diminuita.

Smettere di fumare non è facile, poiché nicotina e tabacco sono sostanze che creano una forte dipendenza. Ecco perché la Wolrd Health Organization cerca, con la sua campagna per il NoTaboccoDay, di scoraggiare i giovani dal cominciare a fumare. Il collegamento fra tabacco e udito, e la paura di poter perdere la possibilità di ascoltare la musica tanto amata o le parole dei propri cari potrebbero essere un buon deterrente contro il vizio del fumo.

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