Lo sport come opportunità per superare i propri limiti uditivi

Che si tratti di un campo da calcio, un campo da basket o un campo da tennis, potrai notare che ci sono centinaia, se non migliaia, di messaggi che passano, da persona a persona, ogni minuto. Molti di questi messaggi sono non verbali.
Recenti studi affermano che più del 50% dei nostri messaggi è trasmesso in maniera non verbale: le smorfie sul nostro viso, la nostra postura e il modo in cui gesticoliamo con le mani.
Le parole non possono dire tutto. La maggior parte degli atleti si esprime attraverso il linguaggio del corpo e, per coloro che praticano sport di squadra, essere esperti nella comunicazione non verbale è essenziale per il successo.
I campi sportivi sono luoghi grandi e rumorosi (a meno che non si giochi a golf), i giocatori sono distanziati, spesso non riescono a comunicare verbalmente, nemmeno gridando ed inoltre risulta difficile anche ascoltare i consigli dell’allenatore. In campo, i giocatori si affidano molto di più ai loro gesti che alle loro orecchie. Ciò significa che un campo sportivo può essere adatto a tutti gli atleti, anche a quelli con problemi di udito.
Il giocatore con problemi di udito ha qualcosa di speciale e utile da offrire ai suoi compagni di squadra: la competenza nella comunicazione non verbale. Tutti i membri del team potranno apprendere le capacità di inviare e ricevere messaggi in situazioni in cui ascoltare è difficile e superare così i propri limiti uditivi.
Ecco alcuni metodi per migliorare la comunicazione in campo e fuori dal campo con i compagni di squadra:

  • In campo:
    – Segnali di squadra. È possibile lavorare insieme per creare i propri segnali che saranno validi per ogni membro della squadra. Ad esempio, se l’allenatore vuole incoraggiare la squadra ad andare avanti, allora, ad esempio, un’onda del braccio destro fatta un paio di volte aiuterà tutti i giocatori a sapere che devono velocizzare l’azione di gioco!
    – Lingua dei segni. Se non si conoscono già, imparare alcuni segni di base che sono legati agli sport e insegnare ai compagni di squadra come usarli. In molti saranno affascinati dalla lingua dei segni e vorranno utilizzare segni che aiutino a migliorare la comunicazione in campo.
  • Fuori dal campo:
    – Team Talk. Come una buona squadra, bisogna discutere tutti insieme sui modi di comunicare. Potrebbe risultare utile ricordare ai compagni di squadra e agli allenatori che i segni dovrebbero utilizzati anche quando si danno istruzioni o si forniscono schemi di gioco.
    – Sport Buddy. Un compagno di squadra, denominato Sport Buddy, può essere abbinato a coloro che hanno problemi di udito, in modo che le informazioni verbali fornite dall’allenatore o da altri giocatori possano essere trasmesse.
    – Uso del sistema FM. Per alcuni sport, è possibile utilizzare un sistema FM senza fili. Per ottenere risultati ottimali, l’antenna esterna deve essere utilizzati.

Gli auricolari possono occasionalmente essere fastidiosi quando si fa sport, quindi ecco alcuni suggerimenti per massimizzare la tua comodità:
– Fascia o Bandana. Per alcuni sport, come la corsa o il bike running, è possibile utilizzare una fascia o un semplice bandana per mantenere gli apparecchi acustici ben posizionati e contribuire a ridurre il rumore del vento.
– Stampi morbidi per lo sport. Se si gioca uno sport dove c’è la possibilità che una palla o un giocatore possano colpire le orecchie o gli apparecchi acustici, uno stampo fatto di un materiale morbido potrebbe contribuire a ridurre il rischio di infortuni.

Lo sport insegna che i limiti sono fatti per essere superati…e tu, cosa aspetti ad entrare in campo?

 

Articolo tratto da Specialisti dell’Udito